La Collegiata dei SS. Andrea e Bartolomeo si trova nella Diocesi di Orvieto Todi
Con i fondi all'8xMille la Diocesi di Orvieto-Todi ha aiutato 240 famiglie
Il Servizio Regionale del Sovvenire per l'Umbria ha presentato sabato 6 maggio al Teatro della Parrocchia dell'Oasi di Sant'Antonio di Perugia, come annunciato, i rendiconti dell'8xMille delle diocesi umbre, compresa quella di Orvieto-Todi dove su 2.349.318,63 euro totali ammonta a 447.390,83 euro l'importo destinato alla carità.
Nel dettaglio si parla di 21.000 euro per quanto riguarda la distribuzione a singole persone bisognose e 13.190,83 euro per quella non immediata, e ancora 297.200 euro per opere caritative diocesane e 6 mila euro per quelle di altri enti ecclesiastici. All'edilizia di culto sono stati destinati 441.286,60 euro, ai beni culturali 40.360,70 euro.
Altre voci di spesa, quelle relative all'esercizio del culto pari ad 85.000 euro, alla cura delle anime ovvero 363.772 euro e alla formazione del clero nella misura di 21.261,04 euro. Non solo numeri, ma anche progetti concreti, opere e benefici per la comunità locale con attenzione alle sue necessità materiali e spirituali.
"A livello nazionale – osserva don Luca Conticelli, Responsabile diocesano del Sovvenire – nel 2021 il numero delle firme dell'8xMille destinato alla Chiesa Cattolica è sceso al 70,4% ed è salito al 24% quello delle firme destinato allo Stato. Nella nostra Diocesi le firme sono al 69,8% in linea con l’anno precedente. Le offerte sono state numerose, grazie anche all'attività di sensibilizzazione e trasparenza svolta. È evidente che la Chiesa debba parlare di più di ciò che ha fatto e di come si è mossa durante il Covid. C'è un'attività nascosta che va mostrata meglio".
L'iniziativa di un aiuto alle famiglie e ai soggetti più deboli è stata sostenuta grazie a una collaborazione tra la Diocesi con i fondi 8xMille e le risorse messe a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Gli interventi sono stati finalizzati al sostegno finanziario di 240 nuclei familiari nei loro bisogni quotidiani, dalle locazioni alle utenze, dal sostegno sanitario a quello scolastico.
"Uno sguardo particolarmente attento – conferma Luigi Carandente, Economo diocesano – è stato rivolto verso le famiglie e le persone più deboli e bisognose, sempre più in difficoltà economica nell'affrontare le necessità della vita quotidiana. La stretta collaborazione recentemente avviata tra la Caritas diocesana e la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto testimonia la possibilità che, stimolando varie sinergie, si riesca a donare speranza a un numero sempre maggiore di persone che magari stanno vivendo un momento di disagio".
Calore umano è stato anche portato nella Casa di Reclusione di Via Roma da nuovi volontari-educatori che, con la loro presenza, hanno ridato vigore alla pastorale carceraria della Chiesa locale e supportato l'ingresso di un nuovo cappellano. Da più di vent'anni la Caritas diocesana è presente nella struttura di detenzione con il progetto "Solidarietà oltre le sbarre" realizzato grazie ai fondi 8xMille destinati alle opere di carità.
Quest'ultimo è finalizzato alla formazione di un nuovo gruppo di educatori che, in collaborazione con il personale della struttura, "ha reso possibile riannodare i fili e riavviare il dialogo per essere vicini alle persone recluse". In questo progetto rientra anche l'ospitalità in alcuni alberghi cittadini dei familiari di detenuti, anche per lunghi periodi, per consentire di attivare, in accordo con le autorità, modalità di relazione.
Una particolare attenzione è stata rivolta, poi, anche a tutti coloro che all'interno della Diocesi svolgono ruoli di catechista, accolito, diacono permanente, o che hanno manifestato il desiderio di approfondire la propria fede, attraverso la rinascita della Scuola di teologia. Fortemente voluta dal Vescovo, S.E.R. Gualtiero Sigismondi, quest'ultima è stata ripresentata con una formula nuova, anche alla luce di quanto vissuto durante la pandemia, sfruttando i moderni mezzi della comunicazione. Si tratta di un'iniziativa nata per "offrire una formazione teologica di alto profilo, strettamente legata a quella umana, spirituale e pastorale". I docenti hanno tenuto lezioni settimanali online e in presenza per 218 partecipanti. L'offerta formativa è stata pensata per i candidati al diaconato, per l'aggiornamento permanente del clero, per coloro che svolgono funzioni all'interno delle celebrazioni eucaristiche, per i catechisti, per i membri dei consigli pastorali e degli affari economici e per tutti coloro che desiderano approfondire la fede.
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